Studio di fattibilità: Prato della Valle tra storia e innovazione
(Padova, 2023)
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Il progetto di riqualificazione di Prato della Valle si deve intendere come sforzo per restituire significato a un luogo urbano tanto rinomato per la presenza dell’isola Memmia e delle puntuali permanenze di forte aggettivazione formale quanto, incapace oggi di imporsi come architettura della città. Il continuo approccio specialistico-funzionalista riduce il luogo a uno spazio da usare, imponendo la ricerca di espedienti sempre più originali per far “vivere” il Prato.
Se, invece, cambiassimo approccio e ci sforzassimo di riconoscere Prato della Valle attraverso la sua storia e i suoi “materiali” con l’intento di ricomporli e, in alcuni casi, di riscoprirli, otterremo un duplice risultato: il recupero di una vista di insieme del luogo (relazione tra le parti) e la definizione di molteplici contesti atti a consentire differenti modi di abitare il Prato.
Le ragioni d’uso: verificare permanenze (anche del tratto interrato dell’Alicorno/zone verdi) e modificazioni, la viabilità pubblica e privata, la gerarchia dei percorsi ciclo/pedonali (attraversare, sostare, percorrere), gli spazi per le attività (manifestazioni pubbliche, sportive, culturali e turistiche), la presenza dell’acqua, l’illuminazione (diretta, indiretta, attiva, passiva, giochi di luce/innovazione tecnologica), la riorganizzazione/sostituzione delle pavimentazioni (SRI – riflettanza solare e riduzione isole di calore).
Si tratta di comporre un grande mosaico di incastri pazienti di “tessere” che consenta al socialmente determinato di misurarsi col socialmente utile urgente; indifferenti alla bulimia di avveniristici rendering, possiamo fissare al suolo poteri e saperi mediante un disegno misurato di forme possibili e necessarie, da indagare ancora, approfondire e sviluppare!
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